domenica 9 giugno 2013



DAL SEME AL PANE
Il seme di grano viene generalmente seminato nei primi giorni di Novembre; in questo periodo il calore della terra è sufficiente per far gonfiare i semi e, quindi, far uscire da essi, una volta aperti, le radici.



In un primo tempo la piantina si nutre con le sostanze contenute nel seme e poi, quando si sviluppano le radici, il nutrimento lo prende dal terreno.

Successivamente appaiono sul terreno le piccole foglioline che ricoprono tutta la superficie del campo. All'arrivo dei primi freddi queste foglioline smettono di crescere.
Con l'arrivo della primavera, le piantine cominciano di nuovo a crescere e sugli steli appaiono le prime spighe.



Le spighe non sono altro che infiorescenze, ciò significa che ogni spiga è composta da tanti piccoli fiori senza corolla, senza nettare e senza petali. In pochi giorni la fioritura è conclusa e la spiga si
riempie di piccoli frutti verdi che prendono il posto dei fiori già caduti. Il frutto del grano si chiama chicco: è piccolo, di forma ovale con una spaccatura nel senso della lunghezza ed è
ricoperto da una buccia dura.
Finalmente, a giugno, il frumento è maturo ed inizia la mietitura (la raccolta delle spighe).


Dopo la raccolta, il chicco deve essere separato dal fusto (trebbiatura).


Una volta si usava la falce, adesso si usano moderne macchine speciali, le mietitrebbie.


Infine si porta il frumento al mulino per la macina dei chicchi.



Con la farina il panettiere fa il pane. Per fare il panne occorre: farina, acqua, sale e lievito. Si deve impastare a lungo. L’impasto si fa riposare per alcune ore affinché il lievito si sviluppi e lo faccia diventare soffice.
                    

Le forme lievitate vengono messe nel forno.
  

Il pane caldo e fragrante è pronto per essere portato a tavola e mangiato.


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